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San Pellegrino Festival premia i Bambini

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LA CITTÀ DI SAN PELLEGRINO TERME
Promotrice per l'anno scolastico 2018-2019 la 9a Edizione del Festival Nazionale di Poesia
per e dei Bambini, è lieta di comunicarela cinquina delle poesie vincitrici del concorso sul tema : “La solitudine”.

Il festival si è svolto attraverso la lettura e la composizione di poesie, rime e filastrocche a partecipazione gratuita per ‘bambini e ragazzi dalla terza elementare alla prima media’, e inoltre per gli adulti (purché si sentano ancora bambini) con poesie inedite adatte a un pubblico infantile, con poesie individuali o di gruppo.

Poesia vincitrice
Arianna Bianchi Mozzo (BG)

Le altre finaliste, in ordine di presentazione delle poesie, sono:
Monica Sorti Mozzo (BG)
Laura Mapelli Monza (MB)
Maria Cannito S. Martino iin Pensilis (CB)
Elena Manenti Telgate (BG)

Le poesie sono state lette e votate da 322 alunni di 22 classi di scuole primarie e secondarie di primo grado.
La premiazione si svolgerà sabato 16 marzo alle ore 16 presso il Teatro del Casinò di San Pellegrino.
Complimenti alla giovanissima poetessa vincitrice e anche a tutti voi che avete partecipato per la vostra passione per la poesia.
Allego la poesia vincitrice e le altre della cinquina.

POESIA VINCITRICE

‘FILASTROCCA DEL TOPO DI STRADA’
Vicolo Lercio, bidone Ottantuno,
non è colpa mia se non piaccio a nessuno,
chiunque mi incrocia dà fuori di matto
e urla chiamandomi “quel brutto ratto”.
Dicon che puzzo da fare paura:
certo, io vivo nella spazzatura!
Dentro il bidone ci ho fatto la tana
ma cambio il mobilio ogni settimana,
perché un omone, grande e forzuto,
lo svuota ed elimina ogni rifiuto.
Son fortunati quel gatto e quel cane
che vedo spiando da quelle persiane.
Mangiano un sacco di prelibatezze,
ricevono coccole, baci e carezze.
Vorrei che una fata mi desse una mano
e mi trasformasse in “topo da divano”.
Son bravo, ubbidiente, ho dieci in condotta,
qualcuno di voi per favore mi adotta?
Arianna Bianchi Mozzo (BG)


LE ALTRE POESIE FINALISTE

‘JACK MUSOLUNGO’
A Bosco Incantato, in un grosso fungo,
vive lo Gnomo Jack Musolungo.
La sua casetta è bella davvero,
con tanti confort, ma ospiti zero,
perché in quel fungo sotto il nocciòlo
Jack preferisce restare da solo.
Lui non ha amici né conoscenti
e tiene alla larga vicini e parenti,
ma in una notte di zucche e vampiri
un pipistrello un po’ su di giri
con una manovra alquanto maldestra
plana veloce sulla sua finestra.
Il vetro si rompe e la sua zampa pure,
il poveretto ha bisogno di cure,
così da Jack Musolungo si accampa
finché non avrà guarita la zampa.
I primi giorni son liti e minacce,
fanno paura le loro facce,
poi Jack impara che, con la pazienza,
può esser fantastica la convivenza.
I due si scambiano sogni e progetti,
pezzi di cuore, pregi e difetti,
e quando l’amico riprende il suo volo
Jack dice: “Da oggi mai più starò solo”.
Monica Sorti Mozzo (BG)

‘LA SOLITUDINE’
Solitudine vuol dire
aver voglia di capire,
di guardar dentro noi stessi
rimanendo disconnessi
da quel mondo che là fuori,
con i mille suoi colori,
gira gira e sempre piace
soprattutto quando è in pace.
Solitudine è il tuo io
che non riesce a dirti addio,
e se questo troppo dura
impedisce l’avventura
di una vita che ha valore
se si dà e riceve amore,
se un pianto od un sorriso
è con gli altri condiviso.
Solitudine è parola
che t’insegnan anche a scuola:
cinque sillabe contate,
dieci lettere affiancate;
dille sì se hai l’esigenza,
dille no se vuoi far senza.
Scegli tu liberamente
se star solo o fra la gente!
Laura Mapelli Monza (MB)

‘STELLA’
Per quanto sia solitaria una stella
brilla
e tante solitudini
creano il firmamento.
Maria Cannito S. Martino iin Pensilis (CB)

‘I COLORI DELLA SOLITUDINE’
Nero di ombra che ti cattura
se stare da solo ti mette paura,
quando chi ami è troppo lontano
non serve a nulla tender la mano.
Grigio di nebbia che toglie il fiato come il vuoto di un abbraccio mai dato,
come il rumore di parole mai dette
chiuse nel cuore strette strette.
Ma pensaci bene, non è solo questo
solitudine è anche ascoltare te stesso.
A volte fuori c’è troppo rumore
e restare soli ha un altro colore.
Verde di prato che sa di riposo
dopo un giorno assai faticoso.
Giallo di sole che splende e riscalda
come i segnali che il cuore ti manda.
Azzurro di onde che muovono il mare
culla pensieri, fa desiderare.
Blu di cielo di stelle vestito
illumina sogni, anche il più ardito.
Elena Manenti Telgate (BG)

Non rimane che fare i più sentiti complimenti a tutti i partecipanti e ad invitare quanti volessero partecipare all’avvenimento a San Pellegrino Terme.

Si ringrazia inoltre la rivista di poesia on-line La Recherche.it per l'ospitalità elargita al Festival dedicato ai bambini.

Il coordinatore prof. Bonaventura Foppolo.

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